Vi racconto le mamme Expat!!

Ciao, sono Giovanna, ho 36 anni, tre bambini, un marito ed un gatto (siamo la classica famiglia numerosa!!!).


Siamo italiani e viviamo in Germania da poco più di un anno.
La decisione di partire risale ormai a quasi due anni fa, quando la nostra già difficile situazione economica ha iniziato ad assumere connotati tragici. 
La nostra è la tipica storia di una famiglia in fuga da un Paese che ci stava schiacciando, inaridendo, che ci stava togliendo la voglia di progettare, vivere, sognare. Nel giro di un anno abbiamo visto naufragare la neo-ditta individuale di mio marito nel mare ingiusto della pressione fiscale, quella pressione fiscale che da noi in Italia si accanisce sui più deboli, sempre, lasciandoli soli, alla deriva. In quello stesso anno ho dovuto dire addio al mio lavoro, causa terza, improvvisa gravidanza, avviandomi alla maternità senza alcun tipo di tutela e sostegno economico, dato che la speranza di avere un contratto regolare, dopo sette anni, non si era ancora avverata.
E' stata una decisione sofferta, presa con rabbia pregna di delusione.
 E' stata la scelta migliore che potessimo prendere, per noi, per il futuro dei nostri figli che qui è diventato certamente più luminoso.
 Abbiamo scelto questo paese perché mio marito ci è nato, vivendoci fino ai dieci anni, fino a quando la morsa cattiva della nostalgia, ha costretto i miei suoceri al rientro, nel paese d'origine. Li ringrazio per questo, se non avessero fatto quel viaggio a ritroso, oggi forse non sarei la moglie dell' uomo che amo così pazzamente, anche se questa scelta ora li vede soli in Italia perché tutti e tre i loro figli sono partiti per quel paese che loro hanno abbandonato.
A pochi giorni dalla nascita del nostro ultimo figlio, mio marito, suo malgrado, si avviava solo, un piccolo trolley in mano, col cuore gonfio e la speranza di poterci rivedere il più presto possibile.
Sono stati giorni duri, la separazione ha colpito molto i bambini e non nascondo che mi sono trovata a maledire questa nostra scelta in un sacco di notti insonni, di lacrime asciugate, di abbracci a consolare. 
Ad una manciata di giorni dalla sua partenza mio marito aveva già trovato un lavoro, iniziava così il calvario "CASA". Non è stato facile, tanti no e porte chiuse in faccia.
 Dopo due mesi una cugina di mio marito si è offerta di ospitarci, e nel frattempo, la nostra attuale padrona di casa, commossa da quel padre lontano da casa, accettava di affittarci il suo appartamento. 
Il 2 maggio 2015, con il piccolo appeso al collo, stretto nella fascia e gli altri due per mano, scendevo dall'aereo nel piccolo aeroporto di Francoforte hahn, illuminato dalla gioia immensa di una famiglia finalmente riunita. 
Il resto della nostra storia lo trovate sul mio blog,  www.storiadiunamammaitalianaemigrataallestero
e sulla mia pagina FB, Storia di una mamma italiana emigrata all'estero. 
E' grazie all'esperienza del blog che ho incontrato Valentina Valvo.
Grazie Valentina!!!









Care mamme e donne Italiane, se anche voi siete delle EX- PAT proprio come me....e volete raccontarmi la vostra storia, potete farlo qui, scrivete una mail a Mammastranger@gmail.com!!
Le vostre storie di vita saranno pubblicate  con molto piacere nella mia NUOVA RUBRICA: VI RACCONTO LE MAMME EX-PAT!!

Vi aspetto numerose,
MammaStranger (Valentina)


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